“Sul tetto al contante, Pd e Cinque Stelle protagonisti di polemiche tanto inutili quanto strumentali”. E’ quanto dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Denis Nesci, che aggiunge: “Non c’è correlazione tra aumento del limite del contante e diffusione dell’economia sommersa”
“Piuttosto – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – si tratta di una misura che va nella direzione di garantire maggior fluidità nelle transazioni quotidiane che riguardano l’economia reale e quindi di stretto consumo”. “Inoltre, nel contesto del mercato europeo di cui facciamo parte, il tetto al contante ha un senso se ce l’hanno tutti gli Stati membri, mentre in Europa sono previsti diversi tetti al contante e molte nazioni addirittura non lo prevedono, come per esempio Austria e Germania”. “Infatti, proprio quest’ultima, nel corrente negoziato sulla direttiva e regolamento ‘Anti riciclaggio’ – conclude Nesci – richiede un livello di “limite” al contante (almeno 10 mila euro) ben più alto dell’Italia”.