“SI a una transizione verde giusta e realista” queste le parole dell’eurodeputato Denis Nesci e coordinatore Ecr in Commissione REGI, intervenendo alla discussione di proposta del‘Net Zero Industry Act’, che aggiunge: “Si tratta di un regolamento che vuole imporre agli Stati membri dell’UE di produrre entro il 2030 il 40% delle tecnologie pulite che servono per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Parliamo di strumenti come i pannelli solari, le pale eoliche, le batterie, le pompe di calore, gli elettrolizzatori, la cattura e stoccaggio del carbonio e le tecnologie per la rete elettrica”.
“Tecnologie sono presentate come la soluzione miracolosa per salvare il pianeta dal riscaldamento globale, ma in realtà – sottolinea l’esponente di Fdi-Ecr -nascondono una serie di rischi che non possiamo ignorare. Innanzitutto, parliamo di apparecchiature energetiche costose, e non risponderebbero in maniera efficace al fabbisogno di famiglie e imprese, ma soprattutto, ci ritroveremo ad essere sempre di più dipendenti da materiali critici che dovremmo importare da paesi terzi, come la Cina”.
“Una proposta che vuole porre senza alcun meccanismo di flessibilità, una transizione verde forzata e ideologica. Noi siamo a favore di una transizione giusta e realista, che tenga conto delle specificità dei nostri territori e delle nostre esigenze energetiche. Noi siamo a favore di una transizione che valorizzi le nostre risorse nazionali, come il gas naturale, il petrolio, il carbone pulito, il nucleare di nuova generazione. Noi siamo a favore – conclude Nesci – di una transizione che promuova l’innovazione tecnologica senza penalizzare i settori produttivi esistenti”.