MIMIT – Transizione 5.0 - On. Denis Nesci

Il Piano Transizione 5.0 vuole favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, rispondendo alle sfide della transizione digitale ed energetica

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con il Piano Transizione 5.0 punta a favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, rispondendo alle sfide poste dalle transizioni digitale ed energetica.

La misura, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 6,3 miliardi di euro stanziati dal Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR), consiste in un credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio italiano, effettuati nel biennio 2024-2025.

Il credito di imposta viene riconosciuto se si realizza una effettiva e certificata riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. Tale riduzione dei consumi energetici deve conseguire da investimenti in beni materiali e immateriali tra cui:

i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);

i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a).

nell’ambito dei progetti di innovazione, i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta e le spese per la formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi (nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e nel limite massimo di 300 mila euro).

Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.

La piattaforma per la prenotazione degli incentivi, gestita dal GSE per conto del Ministero, è attiva dalle ore 12.00 del 7 agosto 2024.

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