Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio - On. Denis Nesci

Il Decreto Ministeriale ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia elettrica attraverso impianti innovativi o con alti costi di generazione alimentati da fonti rinnovabili. Il decreto mira a stimolare la competitività di questi impianti e a contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Sono ammessi agli incentivi le imprese aventi impianti che rispettano determinati requisiti dimensionali, costruttivi, ambientali e prestazionali, tra cui:

Impianti a biogas con potenza nominale non superiore a 300 kW.

Impianti a biomasse con potenza nominale non superiore a 1.000 kW.

Impianti solari termodinamici.

Impianti eolici off-shore e impianti fotovoltaici floating su acque interne e off-shore.

Impianti geotermoelettrici con innovazioni e a emissioni nulle.

I beneficiari devono inoltre:

essere in possesso di titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;

avere un preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva

Gli incentivi sono erogati sotto forma di tariffe, definite in base a procedure d’asta competitive. Per gli impianti fino a 300 kW, è prevista una tariffa onnicomprensiva. Per impianti di potenza maggiore, l’incentivo è calcolato come differenza tra la tariffa spettante e il prezzo zonale dell’energia elettrica.

Il decreto stabilisce contingenti di potenza da assegnare tramite procedure competitive per ogni tipologia di impianto nel periodo 2024-2028, con un totale stimato di 15 TWh di produzione aggiuntiva di energia da fonti rinnovabili.

Il decreto indica come ammissibili:

Nuovi impianti con tecnologie innovative o a elevato costo di generazione.

Rifacimento di impianti geotermici tradizionali con innovazioni.

Impianti floating off-shore e su acque interne.

Sono ammesse tutte le spese legate alla realizzazione e messa in esercizio degli impianti, compresi i costi per l’ottenimento dei permessi e per l’acquisto di attrezzature.

Ai fini dell’accesso alle procedure competitive, gli impianti devono possedere i requisiti prestazionali e di tutela ambientale indicati nel decreto e i soggetti richiedenti devono offrire, nell’istanza di partecipazione, una riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento, comunque non inferiore al 2%. Tale obbligo di offerta di riduzione non si applica agli impianti di potenza fino a 300 kW.

Il decreto è valido fino al 31 dicembre 2028.

L’accesso agli incentivi di cui al presente decreto avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche competitive, bandite dal GSE nel quinquennio 2024-2028, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza.

Le procedure competitive si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.

Il decreto è valido fino al 31 dicembre 2028.

L’accesso agli incentivi di cui al presente decreto avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche competitive, bandite dal GSE nel quinquennio 2024-2028, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza.

Le procedure competitive si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.

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