Il Decreto Ministeriale ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia elettrica attraverso impianti innovativi o con alti costi di generazione alimentati da fonti rinnovabili. Il decreto mira a stimolare la competitività di questi impianti e a contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Sono ammessi agli incentivi le imprese aventi impianti che rispettano determinati requisiti dimensionali, costruttivi, ambientali e prestazionali, tra cui:
Impianti a biogas con potenza nominale non superiore a 300 kW.
Impianti a biomasse con potenza nominale non superiore a 1.000 kW.
Impianti solari termodinamici.
Impianti eolici off-shore e impianti fotovoltaici floating su acque interne e off-shore.
Impianti geotermoelettrici con innovazioni e a emissioni nulle.
I beneficiari devono inoltre:
essere in possesso di titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
avere un preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva
Gli incentivi sono erogati sotto forma di tariffe, definite in base a procedure d’asta competitive. Per gli impianti fino a 300 kW, è prevista una tariffa onnicomprensiva. Per impianti di potenza maggiore, l’incentivo è calcolato come differenza tra la tariffa spettante e il prezzo zonale dell’energia elettrica.
Il decreto stabilisce contingenti di potenza da assegnare tramite procedure competitive per ogni tipologia di impianto nel periodo 2024-2028, con un totale stimato di 15 TWh di produzione aggiuntiva di energia da fonti rinnovabili.
Il decreto indica come ammissibili:
Nuovi impianti con tecnologie innovative o a elevato costo di generazione.
Rifacimento di impianti geotermici tradizionali con innovazioni.
Impianti floating off-shore e su acque interne.
Sono ammesse tutte le spese legate alla realizzazione e messa in esercizio degli impianti, compresi i costi per l’ottenimento dei permessi e per l’acquisto di attrezzature.
Ai fini dell’accesso alle procedure competitive, gli impianti devono possedere i requisiti prestazionali e di tutela ambientale indicati nel decreto e i soggetti richiedenti devono offrire, nell’istanza di partecipazione, una riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento, comunque non inferiore al 2%. Tale obbligo di offerta di riduzione non si applica agli impianti di potenza fino a 300 kW.
Il decreto è valido fino al 31 dicembre 2028.
L’accesso agli incentivi di cui al presente decreto avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche competitive, bandite dal GSE nel quinquennio 2024-2028, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza.
Le procedure competitive si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.
Il decreto è valido fino al 31 dicembre 2028.
L’accesso agli incentivi di cui al presente decreto avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche competitive, bandite dal GSE nel quinquennio 2024-2028, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza.
Le procedure competitive si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.
L’articolo Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio proviene da InfoBandi.