L’investimento 5.4 “Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica”, con una dotazione finanziaria di 250 milioni di euro in sovvenzioni, è volto a stimolare la crescita dell’ecosistema innovativo italiano, con particolare riguardo per il settore della transizione ecologica, tramite investimenti di capitale di rischio (venture capital) diretti e indiretti
Il Fondo, inoltre, avrà l’obiettivo di investire in 25 Imprese Target.
L’investimento prevede la creazione di un Green Transition Fund (GTF), gestito da CDP Venture Capital SGR S.p.A. e dotato di 250 milioni di euro. La strategia di investimento del GTF è rivolta ai settori delle rinnovabili, dell’economia circolare, della mobilità, dell’efficienza energetica, dello smaltimento dei rifiuti, dello stoccaggio di energia e affini.
Dopo l’emanazione del Decreto Ministeriale con cui viene istituito il Fondo, in data 27 giugno 2022 è stato stipulato un accordo tra il MiSE e CDP Venture Capital SGR S.p.A. (“CDP VC” o “SGR”) per disciplinare i reciproci rapporti, gli obblighi delle parti e definire le modalità di utilizzo delle risorse destinate all’attuazione dell’Investimento.
In generale, si rappresenta che le risorse del Fondo saranno destinate per investimenti diretti e/o investimenti indiretti in imprese target attive negli ambiti della transizione ecologica.
Si precisa che per “imprese target” si intendono:
le start-up con elevato potenziale di sviluppo, con particolare riguardo verso le PMI delle filiere della transizione ecologica e le piccole e medie imprese che realizzano progetti innovativi;
le start-up e le piccole e medie imprese che sono state costituite tramite una scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda da parte di grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione oppure che è stata costituita con l’investimento di una grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione in ottica di venture building, qualora lo spin-off sia avvenuto in data non antecedente il 1° febbraio 2020;
le imprese holding che, cumulativamente, abbiano sede legale in uno Stato diverso dall’Italia e controllino una delle imprese di cui ai due precedenti punti e svolgano effettivamente il proprio business o abbiano programmi di sviluppo in Italia; si precisa in tale ipotesi che le risorse investite dal Fondo saranno impiegate dalle imprese ammissibili in Italia e la proprietà intellettuale sviluppata in Italia dovrà restare in Italia).
L’investimento in imprese holding riguarderà fino a un massimo del 30% del numero delle Imprese Target in portafoglio.
Saranno esclusi i progetti di investimento in imprese target che presentino i seguenti codici Nace/Ateco:
• 05: estrazione di carbone (esclusa torba);
• 06: estrazione di petrolio greggio e di gas naturale;
• 07: estrazione di minerali metalliferi;
• 08.9 estrazione di minerali e prodotti di cava n.c.a (e in generale tutta la sezione b – attività estrattiva);
• 24.46: trattamento dei combustibili nucleari;
• 09: attività di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale;
• 19: fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio;
• 35.2: produzione di gas; distribuzione di combustibili gassosi mediante condotte; • 38.21: trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi;
• 38.22: trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi.
La CDP Venture Capital SGR S.p.A. verificherà che le imprese target abbiano rispettato l’impegno a non mutare codici Nace/Ateco in settori esclusi (sulla base della lista precedente), per tutta la durata dell’investimento e disciplina specifiche clausole di salvaguardia a tutela dell’investimento delle risorse nei rispettivi accordi di investimento.
In sintesi:
Le opportunità di investimento diretto nelle imprese target dovranno essere presentate dall’impresa target, o da soci dell’impresa target che abbiano il potere di rappresentare la medesima impresa target nella presentazione di opportunità di investimento (i “Soggetti Interessati”).
Le opportunità di investimento indiretto da parte del Fondo dovranno: essere presentate dai fondi target di terzi e/o dai gestori autorizzati (i “Soggetti Interessati”) e essere accompagnate da informazioni e da documentazione di supporto relative al gestore autorizzato e al fondo target di terzi.
Le risorse sono pari ad Euro 250.000.000,00.
Si precisa che per “investimenti diretti” si intendono gli investimenti che abbiano ad oggetto strumenti di equity, quasi equity, debito e quasi-debito di imprese target.
Le opportunità di investimento diretto che potranno essere prese in considerazione per l’intervento da parte del Fondo, ferma l’autonomia di selezione e gestoria della SGR, dovranno avere le seguenti caratteristiche:
l’importo dell’investimento diretto da parte del Fondo dovrà essere compreso tra Euro 1 milione ed Euro 15 milioni.
Per “investimenti indiretti” si intendono gli investimenti in fondi target di terzi (ovvero di fondi di venture capital e/o in fondi di venture debt, gestiti da un gestore autorizzato) che, nella propria politica di investimento, prevedano anche l’investimento in “imprese target” operanti in uno o più settori rilevanti per il Fondo.
Gli investimenti indiretti che potranno essere presi in considerazione per l’intervento da parte del Fondo dovranno avere le seguenti caratteristiche:
il periodo di investimento dei fondi target di terzi non superiore a cinque anni, seguiti da ulteriori cinque anni di gestione del portafoglio;
l’importo previsto dell’investimento da parte del Fondo dovrà essere compreso tra Euro 5 milioni ed Euro 20 milioni.
Si precisa che non sono previsti contributi a fondo perduto, in entrambi i casi.
Le opportunità di investimento diretto:
dovranno avere a oggetto start-up con elevato potenziale di sviluppo, con particolare riguardo verso le PMI delle filiere della transizione ecologica e le PMI che realizzano progetti innovativi, ivi incluse le piccole e medie imprese nate da spin-off di grandi imprese, queste ultime unicamente qualora lo spin-off sia avvenuto in data non antecedente il 1° febbraio 2020, caratterizzati da significativo grado di scalabilità.
riguardare il settore delle tecnologie verdi, con riguardo agli investimenti volti a favorire la transizione ecologica anche con riferimento alle filiere negli ambiti, in particolare, dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, dell’economia circolare, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica, della gestione dei rifiuti e dello stoccaggio di energia, ovvero di altri ambiti della transizione ecologica;
concorrere al 100% al raggiungimento dell’obiettivo climatico, così come indicato nel decreto.
Gli investimenti indiretti dovranno:
avere ad oggetto l’investimento in fondi di investimento che (i) anche in via residuale ma almeno pari al commitment potenziale da parte del Fondo, investano in start-up con particolare riguardo verso le PMI delle filiere della transizione ecologica e le PMI che realizzano progetti innovativi, ivi incluse le piccole e medie imprese nate da spin-off di grandi imprese, queste ultime unicamente qualora lo spin-off sia avvenuto in data non antecedente il 1° febbraio 2020, caratterizzati da significativo grado di scalabilità; e (ii) siano gestiti da gestori autorizzati indipendenti, con significativa esperienza e positivi risultati in operazioni analoghe e in possesso di un assetto organizzativo in linea con le migliori prassi di mercato;
riguardare l’investimento indiretto in imprese target nel settore delle tecnologie verdi, con riguardo agli investimenti volti a favorire la transizione ecologica anche con riferimento alle filiere negli ambiti, in particolare, dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, dell’economia circolare, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica, della gestione dei rifiuti e dello stoccaggio di energia, ovvero di altri ambiti della transizione ecologica.
concorrere al 100% al raggiungimento dell’obiettivo climatico, così come indicato nel decreto.
In entrambi i casi, la SGR darà priorità (nel senso che analizzerà prima, su base trimestrale, l’opportunità al fine di perfezionare l’investimento) ai progetti che assicureranno il rispetto delle pari opportunità, dell’inclusività e della diversity.
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