‘I risultati raggiunti dalle banche oltre a essere in parte, frutto dell’impegno quotidiano di chi lavora in banca, sono in linea di massima, dovuti agli extra oneri e ai canoni che le banche hanno introdotto negli scorsi anni modificando unilateralmente le condizioni contrattuali ai sensi dell’art 118 TUB, adducendo il giustificato motivo del sopravvenuto scenario dei tassi
negativi, a causa della crisi pandemica, che ora però, sono solo un lontano ricordo. Ma non ricorrendo più il richiamato giustificato motivo che ha portato alle modifiche contrattuali e che hanno contribuito alla maggiorazione dei costi a carico dei correntisti, auspico che, già nel corso dei primi mesi del 2024, le banche ripristineranno le precedenti condizioni contrattuali, caratterizzate da maggiori tassi sui depositi e minori spese, il tutto a favore dei
correntisti”. Lo ha detto Denis Nesci eurodeputato di Fratelli d’Italia- ECR e componente della commissione Econ del Parlamento europeo. “Inoltre, faccio un ulteriore appello alla Presidente della Bce di prestare la giusta attenzione alla questione e procedere con un rialzo
dei tassi sui depositi – ha aggiunto Nesci all’Adnkronos – Infatti, mentre i tassi di interesse sono stati ripetutamente aumentati nell’ arco di un anno e mezzo, gli interessi riconosciuti in media sui
depositi in conto corrente di famiglie e imprese, invece, nello stesso arco temporale sono rimasti pressoché invariati e ancorati allo zero virgola”.