Il contributo previsto dal bando è destinato al settore dell’editoria radiofonica e televisiva per incentivare l’adeguamento e l’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture e dei processi produttivi. Il contributo, per l’anno 2023, copre il 70% delle spese sostenute e ha un tetto di spesa di 45 milioni di euro
Possono presentare domanda i soggetti con codice di classificazione ATECO:
per le emittenti radiofoniche: 60.10 (trasmissioni radiofoniche);
per le emittenti televisive: 60.20 (attività di programmazione e trasmissioni televisive);
I beneficiari devono inoltre:
avere Sede legale in UE o SEE.
avere la Residenza fiscale in Italia o stabile organizzazione nel territorio.
essere in Possesso di autorizzazioni AGCOM valide.
avere una Corretta e continuativa diffusione di marchi associati alle numerazioni LCN (per FSMA).
avere un Regolare adempimento contributivo e previdenziale.
Le risorse disponibili sono ripartite come segue:
20 milioni di euro destinati agli investimenti dei Fornitori di Servizi di Media Audiovisivi (FSMA) nazionali con numerazione LCN (Logical Channel Numbers), ad esclusione di soggetti pubblici o di chi trasmette solo televendite.
15 milioni di euro destinati ai FSMA locali, che hanno ottenuto accesso alla capacità trasmissiva nelle aree tecniche specificate dalla delibera AGCOM/19/39/CONS.
10 milioni di euro per gli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, fornitori di contenuti radiofonici digitali e consorzi di imprese editoriali che operano in tecnica DAB.
Il contributo è concesso sotto forma di rimborso, in misura pari al 70 % delle spese sostenute e documentate per la realizzazione degli investimenti realizzati nell’anno 2023 e dichiarati in domanda, entro i limiti dei rispettivi stanziamenti. Qualora il totale dei contributi risulti superiore alle risorse rispettivamente disponibili, si procederà al riparto proporzionale tra i soggetti aventi diritto.
Sono ammesse al contributo le spese, effettuate nel corso dell’anno 2023, riconducibili a:
i.) investimenti in apparati in bassa frequenza, compresi sistemi di collegamento da esterno per dirette televisive, destinati alla realizzazione dei programmi in HD o tecnologie superiori; ii.) investimenti in mixer audio/video HD, telecamere HD/4K con eventuali ottiche HD, encoder HD per i collegamenti alla rete di trasmissione, matrici HD/4K, apparati e sistemi di storage per archivio di contenuti;
iii.) investimenti per l’applicazione delle tecnologie 5G broadcast/multicast e dell’intelligenza artificiale per la produzione e distribuzione dei contenuti;
iv.) investimenti per la produzione e distribuzione di contenuti in realtà virtuale, realtà aumentata e mixed reality;
v.) investimenti per piattaforme per l’accesso e la distribuzione dei contenuti digitali dei FSMA, ivi inclusa la modalità on demand;
vi.) investimenti in nuovi sistemi editoriali web based e di interfacce che stimolino l’interazione con l’utenza e consentano la produzione e distribuzione di contenuti in realtà aumentata;
vii.) investimenti relativi ad apparati in alta frequenza per le trasmissioni radiofoniche digitali;
viii.) investimenti per l’adeguamento, innovazione ed estensione delle reti di diffusione locali e nazionali T-DAB già in esercizio da parte dei consorzi operanti in tecnica DAB indicati nel bando finalizzati a migliorare, in ogni condizione operativa e metereologica, la continuità di servizio delle reti radiofoniche digitali;
ix.) investimenti in infrastrutture di telecomunicazioni di lunga distanza ad alta velocità;
x.) investimenti in soluzioni per la fornitura di prodotti e servizi media e audiovisivi basati su tecnologie cloud;
xi.) investimenti in tecnologie per il telecontrollo degli apparati;
xii.) investimenti in ricerca e sviluppo relativi ai sistemi di diffusione radiofonica in tecnica digitale T DAB, in modalità multichannel, anche destinati al servizio EWS – Warning Emergency System e Breake inn, realizzati dai consorzi operanti in tecnica DAB indicati nel bando.
xiii.) investimenti in applicativi di intelligenza artificiale e tecnologie emergenti per il contrasto alla disinformazione;
xiv.) investimenti in software per editoria che consentano l’automatizzazione dei processi e la gestione e distribuzione elettronica dei contenuti;
xv.) investimenti in tecnologie volte a garantire un adeguato presidio delle cybersecurity al fine di garantire la business continuity ed evitare danni reputazionali;
xvi.) investimenti in infrastrutture tecnologiche datacenter e in cloud per incrementare l’efficienza, la facilità d’uso e l’accessibilità dei prodotti editoriali;
xvii.)investimenti in software che consentano di veicolare i contenuti editoriali e i format su canali diversi di distribuzione per raggiungere nuovi target;
xviii.) investimenti in nuove tecnologie per la produzione, diffusione e gestione di contenuti editoriali multimediali o altri formati digitali in linea con le evoluzioni del mercato.
La fase di presentazione delle domande telematiche per beneficiare del contributo 2023 va dal 28 ottobre 2024 e il 19 novembre 2024.
Bando a graduatoria.
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