Il Ministero per le Pari Opportunità, parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, offre un servizio per supportare le donne vittime di violenza che si trovano in una situazione di precarietà finanziaria temporanea
Questo servizio permette di richiedere il “Microcredito di Libertà”, un finanziamento a tasso zero che può essere restituito, disponibile fino a 50.000 euro, per iniziare o espandere un’attività commerciale.
Il Microcredito di Libertà promuove l’inclusione sociale e finanziaria delle donne che hanno subito violenza, agendo su quella particolare forma che è la violenza economica, ovvero il controllo esercitato sull’autonomia di una persona, al fine di renderla completamente dipendente da sé, come accade quando un uomo impedisce alla donna di lavorare, di gestire il suo denaro, o la costringe a sottoscrivere impegni economici.
Le destinatarie del progetto sono le donne vittime di violenza, italiane e straniere regolarmente residenti nel territorio italiano, con e senza figli, che abbiano avviato un percorso di fuoriuscita dalla violenza avvalendosi dei servizi offerti dalle Case Rifugio e dai Centri Anti Violenza (CAV) aderenti all’intesa Stato-Regioni. Le donne possono manifestare il loro interesse per gli strumenti messi a disposizione dal Progetto per il tramite delle Casa Rifugio o dei CAV da cui sono assistite, i quali daranno comunicazione all’Ente Nazionale per il Microcredito secondo le procedure telematiche condivise con i CAV e le Case Rifugio.
Corsi di formazione gratuita sull’autoimprenditorialità e sull’educazione finanziaria
I corsi, che saranno erogati in modalità webinar ed organizzati dall’Ente Nazionale per il Microcredito, possono accedere tutte le donne ospiti delle Case Rifugio o assistite dai CAV autorizzati, sia in modo propedeutico alla richiesta di un finanziamento di microcredito imprenditoriale e/o sociale, sia indipendentemente dalla volontà di usufruire di tali misure. Le interessate faranno richiesta sempre tramite gli operatori, che ne daranno comunicazione all’Ente Nazionale per il Microcredito secondo le procedure stabilite.
Microcredito sociale di Libertà
A questo strumento possono accedere le donne vittime di violenza, con e senza figli, ospiti delle Case Rifugio o assistite da un CAV autorizzato, che siano:
• residenti in Italia (le cittadine extra UE dovranno essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità o in fase di rilascio o rinnovo – in generale tutti i permessi di soggiorno per cittadini stranieri della durata maggiore di 1 anno o comunque convertibili in motivi di lavoro);
• in temporanea condizione di vulnerabilità economica o sociale che impedisca di far fronte alle correnti necessità personali e familiari (a titolo di esempio: momentaneo stato di disoccupazione, crisi di liquidità e riduzione imprevista del reddito, sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per cause non dipendenti dalla propria volontà, aumento delle spese non derogabili, etc, per sé stesse e/o per il nucleo familiare – ad esclusione del soggetto maltrattante).
Microcredito imprenditoriale di Libertà
A questo strumento possono accedere le donne vittime di violenza, con e senza figli, ospiti delle Case Rifugio o assistite da un CAV autorizzato, che già svolgano o desiderino realizzare un’attività imprenditoriale e che siano:
• residenti in Italia (le cittadine extra UE) essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità (ad es. carta di lungo soggiorno, protezione internazionale, status rifugiata o protezione sussidiaria, durata 5 anni, rinnovabile e convertibile);
• nel caso di attività già costituite:
• Lavoratrici autonome o libere professioniste, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
Imprese individuali, anche neocostituite, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, associazioni, anche neocostituite, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.
Le imprese già esistenti devono aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la richiesta di finanziamento o dall’inizio dell’attività, se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di massimo Euro 300.000,00, ricavi lordi fino ad Euro 200.000,00 a livello di indebitamento non superiore ad Euro 100.000,00.
Sono ammissibili ai finanziamenti di microcredito imprenditoriale di libertà tutte le attività economiche tranne quelle con codice ATECO: “A-Agricoltura, silvicoltura e pesca.
La dotazione finanziaria è di Euro 3.000.000,00.
L’agevolazione consiste nell’erogazione di un finanziamento a tasso zero, grazie alle risorse del Fondo per il Microcredito di Libertà. Nel caso del microcredito imprenditoriale verrà utilizzata la garanzia del Fondo per le PMI, mentre per il microcredito sociale quella appositamente costituita del Fondo di garanzia per il microcredito sociale.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili, nel rispetto dei massimali previsti ed al lordo dell’iva.
I finanziamenti sono erogati da intermediari finanziari, appositamente convenzionati con l’Ente nazionale per il Microcredito sulla base di una procedura di adesione ad un avviso pubblico di manifestazione di interesse per la partecipazione al progetto microcredito di Libertà per l’emancipazione delle donne che hanno subito violenza.
Il finanziamento di Microcredito sociale di Libertà risponde alle seguenti caratteristiche:
• Mutuo chirografario;
• importo massimo di Euro 10.000,00;
• durata massima dell’ammortamento fino a 60 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto, compreso eventualmente un periodo di preammortamento;
• il rimborso del finanziamento avviene mediante il pagamento di rate mensili;
• Garanzia del Fondo per il microcredito sociale (100% dell’importo finanziato)
• TAEG 0% (zeropercento);
• non assistito da garanzie reali e personali;
• erogazione gratuita di servizi ausiliari di assistenza nella gestione del bilancio familiare da parte di Caritas Italiana.
Il finanziamento di Microcredito imprenditoriale di Libertà risponde alle seguenti caratteristiche:
• Mutuo chirografario
• Importo max € 40.000,00 / 50.000,00 nel caso in cui le ultime 6 rate pregresse siano state pagate in maniera puntuale e lo sviluppo del progetto finanziato sia in linea con il raggiungimento dei risultati intermedi stabiliti dal contratto di finanziamento e verificati dall’intermediario finanziario;
• Durata massima 84 mesi, incluso un eventuale periodo di preammortamento;
• il rimborso del finanziamento avviene mediante il pagamento di rate mensili;
• Garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI (80% dell’importo finanziato);
• TAEG 0% (zeropercento);
• l’intermediario finanziario potrà richiedere ulteriori garanzie personali (non reali) solo relativamente al 20% dell’importo non coperto dalla garanzia del Fondo;
• erogazione gratuita di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio da parte di Tutor di Microcredito iscritti nell’Elenco nazionale obbligatorio degli operatori in servizi non finanziari ausiliari di assistenza e monitoraggio per il microcredito.
Lo strumento del Microcredito imprenditoriale di Libertà è configurabile quale aiuto di Stato ai sensi del Regolamento (“de minimis”) e consiste in un contributo in conto interessi (contributo a fondo perduto) per l’abbattimento del TAEG.
L’’aiuto di Stato è rilasciato dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) che si configura come Autorità concedente.
Le misure previste sono:
Microcredito sociale
Microcredito imprenditoriale
Corsi di formazione ad hoc
Sono finanziabili, per il Microcredito sociale di Libertà, a titolo di esempio e non esaustivo:
• spese mediche per il richiedente o dei componenti il suo nucleo familiare ad esclusione del soggetto maltrattante:
• spese per realizzare tutti quegli interventi volti ad assicurare ai richiedenti la disponibilità di un alloggio dotato dei requisiti minimi di idoneità abitativa (pagamento canoni di locazione, pagamento utenze domestiche, spese per traslochi, interventi sugli impianti e messa a norma degli stessi, l’acquisto di mobilio o elettrodomestici indispensabili alla richiedente ed ai familiari, ad esclusione del partner maltrattante);
• spese connesse all’istruzione e alla formazione professionale al fine di accrescere le proprie competenze e quelle dei componenti della famiglia, ad esclusione del maltrattante.
Sono finanziabili, per il Microcredito imprenditoriale di Libertà:
• Acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
• Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
• Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale.
La richiesta di microcredito sociale viene trasmessa dai referenti dei Centri Servizi Antiviolenza (CAV) e delle Case Rifugio all’Ente Nazionale per il Microcredito, che si occuperà di assegnarla al tutor Caritas Italiana convenzionato per il microcredito sociale.
Ogni CAV riconosciuto dalle Regioni, dopo essersi accreditato sulla piattaforma informatica messa a disposizione da ENM, potrà inviare a ENM una breve anagrafica e l’indicazione dello strumento prescelto dall’aspirante beneficiaria.
ENM provvederà a gestire le richieste relative ai corsi di formazione. Tramite la piattaforma, ENM trasmetterà le domande per lo strumento del microcredito imprenditoriale a tutor specializzati che si occuperanno dei servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio, mentre quelle per il microcredito sociale verranno inviate a Caritas Italiana che fornirà alla richiedente i servizi di assistenza al bilancio familiare.
Il punto di contatto Caritas fornirà direttamente i servizi di assistenza al bilancio familiare per il microcredito sociale. Per il microcredito imprenditoriale trasmetterà la richiesta a tutor specializzati
Il microcredito sociale sarà restituito in rate mensili senza interessi, entro un periodo massimo di cinque anni. Per il microcredito imprenditoriale la restituzione avverrà in rate mensili, sempre senza interessi, in un massimo di sette anni
Le richiedenti tramite i CAV potranno accedere ai corsi di formazione anche indipendentemente dalla volontà di richiedere il finanziamento, o in qualunque fase del microcredito di libertà.
Le domande di finanziamento potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque non dopo il 10 novembre 2024.
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