[FINO AD ESAURIMENTO FONDI]
L’incentivo sostiene con agevolazioni finanziarie la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito delle finalità di transizione ecologica e circolare del Green New Deal italiano.
La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo. L’intervento, realizzato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), è disciplinato dal Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Possono partecipare le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
I soggetti beneficiari possono presentare programmi anche congiuntamente tra loro, previa indicazione del soggetto capofila e fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa partecipante di valore non inferiore a euro 3.000.000,00.
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
150 milioni di euro per la concessione dei contributi, di cui:
75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a Euro 3.000.000,00 e non superiori a Euro 40.000.000,00.
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.
Le agevolazioni si distinguono in:
Finanziamenti agevolati in misura pari al 60% nominale delle spese e dei costi ammissibili e solo in presenza di un finanziamento bancario erogato dalla banca finanziatrice di misura minima pari al 20 per cento nominale dell’importo progettuale ammissibile. Il finanziamento agevolato ed il finanziamento bancario costituiscono insieme il finanziamento.
Il finanziamento agevolato può essere assistito da idonee garanzie ed è concesso a un tasso non inferiore allo 0,50% nominale annuo.
La durata del finanziamento può assumere un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del progetto o programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
pari al 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:
decarbonizzazione dell’economia;
economia circolare;
riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
rigenerazione urbana;
turismo sostenibile;
adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto.
I progetti ammissibili inoltre devono:
essere realizzati in una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro;
avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi;
essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.
Le spese ammissibili sono:
il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
le spese generali relative al progetto;
i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre 2022, anche in forma congiunta, dal lunedì al venerdì (ore 10.00-18.00).
A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande accreditandosi all’area riservata, accessibile dal sito del Soggetto gestore.
L’Addendum alla Convenzione che regola la concessione dei finanziamenti agevolati del FRI è stato siglato il 10 novembre 2022, e reca il modello di attestazione creditizia che dovrà essere allegato alla domanda di agevolazioni.
L’attestazione da allegare alla domanda di agevolazioni deve obbligatoriamente essere rilasciata da un istituto appartenente all’elenco delle banche finanziatrici convenzionate.
La domanda potrà essere accolta solo in presenza di una idonea attestazione di disponibilità a concedere il finanziamento, rilasciata da una banca registrata al predetto elenco, che sarà pubblicato e costantemente aggiornato sulla pagina dedicata del sito di Cassa Depositi e Prestiti.
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.
L’articolo Ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal proviene da InfoBandi.