“Atteso che abbiamo accolto con approccio positivo e propositivo le priorità della Presidenza svedese che ha esposto il Primo Ministro Ulf Kristersson in occasione della Plenaria di Strasburgo, soprattutto riguardo ai temi della sicurezza e della competitività, resta in piedi una grande sfida da portare avanti che e’ quella sull’emancipazione economica e sociale delle aree rurali, che riguardano i territori periferici dell’Unione”. Così in una nota l’eurodeputato di FdI- Ecr Denis Nesci, intervenendo in commissione Regi durante lo scambio di opinioni con il ministro svedese degli Affari rurali Peter Kullgren sulle priorità della Presidenza svedese. “Un aspetto al quale sono profondamente legato, perché molte regioni degli Stati membri sono fortemente condizionate da una polarizzazione economica, demografica, infrastrutturale e di opportunità, rispetto ad altre che presentano degli standard elevati che si conformano a quelli europei.
Per ridurre questo gap occorre una grande energia da profondere sulla politica di coesione, strumento finanziario essenziale per investire su attività di sviluppo e innovazione, su provvedimenti a sostegno delle piccole e medie imprese e su iniziative strutturali mirate a diversificare e qualificare le economie locali. Vorremmo capire quali siano i percorsi politici che la presidenza svedese vuole intraprendere per valorizzare il potenziale di questi territori e se ha intenzione di mettere in campo interventi mirati a coinvolgere e valorizzare gli attori locali, il cui ruolo di prossimità all’interno dei contesti periferici è strumento indispensabile di crescita economica e sociale”.