“E’ prematuro parlare di seconda ondata di contagi da Coronavirus, né mi piace farlo, non avendo la pretesa di ergermi allo status di ‘addetto ai lavori’. Di tuttologi ne abbiamo abbastanza!” E’ quanto afferma in una nota il commissario provinciale FdI, Denis Nesci.
“Ma il monito della comunità scientifica – afferma Nesci – va ascoltato e non ignorato. La provincia di Reggio Calabria sta facendo registrare per numero e per contagiosità numeri purtroppo elevati, che destano preoccupazione e agitazione. Evitando di generare allarmismi, è opportuno essere cauti e non abbassare la guardia. Non sono stato tifoso prima, nel pieno dell’emergenza, delle misure di lockdown e non lo sono adesso, che apparentemente il virus si manifesta con una percentuale di asintomaticità abbastanza elevata. Ma questo non può essere letto come un fatto distensivo, anzi deve spingerci ad avere comportamenti più adeguati ad un livello di attenzione massima. So e comprendo cosa vorrebbe dire ricadere nel baratro di chiusure forzate; blocchi e comparti economici crollerebbero, questa volta in maniera irreversibile. Occorre responsabilità e soprattutto buon senso.
Molte le richieste di ‘attenzione’ – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – che arrivano dai territori della provincia, dovuti a piccoli focolai. L’utilizzo del laboratorio di Locri per processare i tamponi per l’area della Locride, considerato che Reggio è in difficoltà dovendo lavorare tutti i tamponi della provincia, sarebbe appropriato in questa fase proprio perché potrebbe caratterizzarsi come il punto di analisi dell’intero comprensorio. Capisco il panico che può scaturire da situazioni emergenziali, pertanto presso Asp e Regione Calabria mi adopererò affinché non venga abbassata la soglia di attenzione e di premura per i comuni dell’area Metropolitana.
Però rivolgo un appello a tutti i cittadini: nel limite del possibile, è indispensabile evitare assembramenti e attività che possano alimentare la diffusione di possibili contagi. Ancora non è tempo per sentirsi fuori dal tunnel della ‘pandemia’. Con un pizzico di sacrificio e con il dovuto riguardo, potremo vivere la nostra quotidianità senza il terrore del Covid-19”, conclude Nesci.